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Cari Colleghi,
dopo essere rimasta invariata per ben 13 anni, la tassa dell’Ordine subisce nel 2022 un aumento: la quota passerà, infatti, rispettivamente da 140 euro per la singola e 240 euro per la doppia a 170 euro per la singola e 270 euro per la doppia. Il rincaro è stato deliberato durante l’ultima Assemblea degli iscritti che si è riunita il 30 novembre 2021.
Come si diceva, l’ultimo aumento risaliva al 2008, ma l’andamento dei costi per l’Ente ha spinto il Consiglio Direttivo a decidere questa variazione, necessaria per garantire una gestione sicura e adeguata di tutta l’attività istituzionale.
L’art. 3 comma 1 lettera g) della legge di riforma 3/2018, prevede che spetti al Consiglio il compito di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli iscritti la tassa annuale necessaria a coprire le spese di gestione. Infatti l’Ordine, in quanto ente pubblico non economico, gestisce le proprie attività esclusivamente con il contributo economico degli iscritti.

Queste, dunque, le ragioni che hanno portato a stabilire questo aumento della tassa di 30 euro:

  1. Il primo dato oggettivo è l’aumento del costo della vita che dal 2008 a oggi, secondo le tabelle dell’ISTAT, è cresciuto del 12%. I costi di gestione ordinaria dell’Ente hanno pertanto subito un incremento rilevante, che sarà anche più significativo a causa dei recenti aumenti di fine anno relativi ai consumi per riscaldamento ed elettrici.
  2. Il secondo dato di grande rilievo sono i costi per l’informatica, poiché nel corso di questi 13 anni sono stati introdotti diversi obblighi di legge che hanno richiesto importanti adeguamenti a livello di gestione della sicurezza informatica (GDPR e introduzione di varie misure minime di sicurezza) e della digitalizzazione dei processi (Agenda digitale della Pubblica Amministrazione – piano della digitalizzazione della PA).
    A partire dal 2006 e con crescente impegno l’Ordine ha dovuto adeguarsi alle norme sulla trasparenza amministrativa, la sicurezza privacy, la sicurezza sul lavoro, la gestione digitale dei processi, l’obbligatorietà della PEC per gli iscritti, l’identità digitale (SPID e CIE) il protocollo informatico e gli obblighi di conservazione, la fatturazione elettronica.
    In alcuni casi questo ha implicato anche la nomina di soggetti esterni di previsione normativa come il Responsabile del trattamento dei dati, l’Amministratore di sistema ed il Presidente del Collegio dei revisori dei conti.
    Ovviamente tutte queste attività hanno comportato una crescita dei costi connessi alla gestione dell’Ente, come si evince anche sia nel conto consuntivo 2021 sia nel bilancio di previsione 2022.
  3. Anche le spese per il personale hanno subito un aumento con il completamento della pianta organica prevista dal piano dei fabbisogni del personale, portando a 6 unità il comparto di segreteria dell’Ordine, come da statuto originale.
    Il personale è una risorsa fondamentale per garantire servizi efficienti e il Consiglio direttivo ha ritenuto questa necessità primaria per avere un Ordine all’altezza della continua evoluzione normativa.
  4. Il Consiglio ha inoltre tenuto in debita considerazione i risultati di gestione degli ultimi 5 anni che hanno portato all’utilizzo degli accantonamenti di bilancio per coprire i costi ordinari dell’Ente, nonostante i contributi erogati dalla FNOMCeO per la partecipazione dell’Ordine a bandi per l’accesso a fondi erogati a livello nazionale.
    In particolare, questo ha comportato un assottigliamento dei risparmi accantonati, che costituiscono garanzia per la gestione di eventuali emergenze.
    Il Consiglio ha, dunque, ritenuto di invertire questa tendenza consolidatasi nel tempo poiché considera imprescindibile avere risorse per gestire eventuali emergenze urgenti ed imprevedibili.

Per tutte queste ragioni, che sono rese ben evidenti dalla tabella allegata, voglio condividere con voi le ragioni di una scelta che si ritiene necessaria per garantire, con senso di responsabilità, il buon andamento della macchina amministrativa.

Auspico la vostra massima collaborazione.

A partire da fine gennaio riceverete via PEC l’avviso per il pagamento della tassa di iscrizione dell’Ordine per l’anno 2022. Attraverso il sistema pagoPA® è possibile effettuare il pagamento con le seguenti modalità:

  • Online:
    - sul sito web https://venezia.ordinemedici.plugandpay.it, accedendo alla sezione relativa agli avvisi predeterminati e inserendo il Codice Avviso presente sul modulo. È possibile scegliere tra gli strumenti di pagamento disponibili: carta di credito o debito sui principali circuiti (Visa, MasterCard, ecc.), bonifico bancario anche utilizzando il circuito MyBank, PayPal e SatisPay, se si dispone di un relativo account e tramite i canali on line di Poste Italiane;
    - sulla propria home banking dove sono presenti i loghi CBILL o PagoPA, ricercando l’Ordine per nome o tramite il codice interbancario nell’elenco delle Aziende e riportando il Numero Avviso e l’importo.
  • Altri canali:
    - presso le tabaccherie con circuito Banca 5 e i punti vendita SisalPay, LIS Paga (Lottomatica), PayTipper, ecc. tramite il QR_Code presente sul Modulo di pagamento;
    - presso gli altri prestatori di servizio di pagamento (PSP) aderenti all’iniziativa tramite gli altri canali da questi messi a disposizione (per esempio: sportello fisico, ATM, Mobile banking, Phone banking).

Vorrei sottolineare che per una maggiore comodità è sempre possibile addebitare in conto corrente la quota, sottoscrivendo il modello SDD come già 1.265 colleghi hanno fatto su circa 4.000 iscritti, risolvendo alla radice il problema, come ha fatto anche il sottoscritto oramai da molti anni.
Visto che l’iscrizione è obbligatoria, si fa questo passaggio una volta e non ci si pensa più: non so tra di voi chi non ha ancora affidato alla sua banca il pagamento automatico delle bollette della luce, del gas, dell’acqua, ecc.

Ricordo ancora un importante obbligo di legge oramai non più prorogabile: quello della PEC o Posta Elettronica Certificata, in vigore dal 2009. Molti iscritti hanno aderito alla normativa dotandosi di una PEC e la maggior parte ha scelto quella fornita gratuitamente dall’Ordine, tuttavia abbiamo riscontrato che molti colleghi non la sanno usare e non la leggono periodicamente come previsto.
Il D.L. 76 del 16/07/2020 è intervenuto ribadendo l’obbligatorietà della sospensione dall’Albo per i medici privi di PEC. L’applicazione di tale sanzione si rende necessaria alla luce del quadro normativo delineato all’articolo 37, comma 1, lettera e) che prevede: “il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’albo o elenco di cui al comma 7 è obbligatoriamente soggetto a diffida da adempiere, entro trenta giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza”.
Questo strumento OBBLIGATORIO è diventato, infatti, il canale prioritario di comunicazione con gli iscritti non solo per l’Ordine, ma per tutta la Pubblica Amministrazione. Ti invito ad utilizzarlo e, se ancora non ne disponi, di dotartene in tempi brevi. La possibilità di richiederla gratuitamente all’Ordine è sempre attiva: contatta la segreteria per avere tutte le informazioni.

Gli strumenti quali pagoPA® e PEC sono di fatto obbligatori per legge e servono a ridurre costi e procedure burocratico-amministrative sia per gli Enti sia per i professionisti.

Grazie per l’ attenzione dedicata, mi affido alla vostra collaborazione, cari saluti.

Dottor Giovanni Leoni, Presidente OMCeO Venezia

In allegato la tabella con il confronto delle spese tra il 2008 e il 2020:  pdf Copia di Confronto 2008 2020 (125 KB)