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Le comunità di Cavarzere e Cona in lutto per la scomparsa nei giorni scorsi, a causa di una malattia contro cui aveva lottato con tutte le sue forze, del dottor Dario Dante Gregianin, stimato e conosciuto medico di famiglia. Nato nel 1951 a Padova, avrebbe compiuto alla fine di novembre 72 anni. Era stato tra i soci fondatori di Medicina Futura, la Medicina di Gruppo Integrata attiva da anni negli ambulatori della Cittadella Socio-Sanitaria di Cavarzere.

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 all'ateneo della sua città d'origine, il dottor Gregianin aveva poi scelto di diventare medico di medicina generale prestando la sua opera nel suo territorio di residenza, in particolare a San Pietro, la frazione di Cavarzere più vicina a Chioggia, ma era poi diventato anche dentista. Era, infatti, iscritto fin dal 1981 all'Albo dei Medici e dal 1989 a quello degli Odontoiatri dell'OMCeO veneziano.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo brillante, ironico e passionale, un amante dello sport, ma anche serio e preparato sul lavoro, «apprezzatissimo nella sua professione di medico di base, dove le sue doti umane fuoriuscivano in maniera naturale». Nella sua vita anche l'impegno civico e politico, come consigliere comunale, ma anche come assessore ai Servizi sociali e alla Sanità nella sua città. «Mi stringo al dolore della famiglia Gregianin per la perdita del caro Dario, stimato medico con un passato in consiglio comunale ed un mandato da assessore della nostra città. Persona capace, determinata con il quale mi piaceva discutere di politica e attualità. Mancherà a tutti noi» il messaggio di cordoglio del sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari.

Il dottor Gregianin lascia la moglie Antonella e quattro figli, Francesco, Bruno, Virna e Rachele. A loro, ai loro famigliari, ai colleghi e agli amici le più sentite condoglianze del presidente Giovanni Leoni, del presidente della CAO lagunare Giuliano Nicolin, del Consiglio direttivo e dell'Ordine tutto.

Il funerale è stato celebrato questa mattina, lunedì 25 settembre nel duomo di San Mauro.

Il ricordo del dottor Gregianin sulla stampa: