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[Ultimo aggiornamento 08.11.2023]

Non solo infermieri e operatori sanitari: scatta ora la corsa di tante categorie a chiedere incentivi per chi lavora in centro storico a Venezia. Il presidente dell'OMCeO lagunare e vice nazionale Giovanni Leoni richiama l'attenzione sui medici, per ora esclusi dai bonus decisi dall'Ulss 3 Serenissima.

«L’iniziativa dell'AULSS 3 Serenissima sul bonus una tantum ai dipendenti del comparto che lavorano in laguna - sottolinea il presidente Leoni - appare assolutamente apprezzabile. Allo stato non riguarda i medici, ma non importa. Ci sarà occasione di ragionare in tal senso per i vertici aziendali e siamo certi che anche i colleghi dipendenti e del territorio saranno tenuti in adeguata considerazione nel prossimo futuro. È stato invece posto per la prima volta un principio estremamente importante: il riconoscimento di difficoltà logistiche ed ambientali che rendono difficile lavorare a Venezia, come ad Auronzo. Questo principio deve valere in ogni sede e portato a livello contrattuale per tutti i dipendenti in sede regionale e nazionale per differenziare le situazioni e valorizzare incarichi che altrimenti non sarebbero più coperti per motivi naturali più che comprensibili. In un contesto preoccupante, dove i medici dipendenti in questi giorni vengono sottoposti dal governo ad una rapina legalizzata dei propri contributi previdenziali nel silenzio assenso delle Regioni, il Direttore Generale Edgardo Contato ha preso una decisione controcorrente a favore di infermieri ed operatori sanitari. Parimenti dovranno essere considerate le condizioni di lavoro della Medicina del Territorio, che soffre di analoghe problematiche per residenzialità e spostamenti. I contratti di lavoro e le convenzioni devono avere la possibilità di essere contestualizzati con la possibilità di correggere situazioni particolari che espongono in successione i cittadini a enormi difficoltà all’accesso alle cure».

Le parole del presidente Leoni sono state riprese oggi, martedì 7 novembre 2023, da Antonella Gasparini sul Corriere del Veneto, e mercoledì 8 novembre da Alvise Sperandio sul Gazzettino di Venezia

In allegato i pdf degli articoli: