Visite: 493

Sono rimasti in otto, ma molti di loro sono prossimi alla pensione e il Pronto Soccorso è il Portale dell’Ospedale. Per mantenere una continuità di rapporti fra il Pronto Soccorso e il resto dei reparti è necessario mantenere dei medici strutturati, stabili: questo serve ai colleghi, ai cittadini, al Primario del reparto che è il responsabile di tutto il complesso delle cure. Consegne, protocolli, obiettivi, programmi hanno necessità di personale dipendente coerente con l'indirizzo generale previsto per raggiungere la migliore efficacia nelle cure.

Quando sono entrato io nel 1988 nel Servizio Sanitario Nazionale per il Pronto Soccorso erano stati cancellati i bandi per Assistenti, cioè per medici solo con la laurea, e  previsti solo bandi di concorso per Aiuti, a cui si poteva accedere con la Specilizzazione, tipicamente chirurgia generale o adeguata anzianità di servizio: questo per la necessità di avere personale formato e il più possibile autonomo, visto che il medico di PS essenzialmente lavora da solo, ognuno con la sua serie di pazienti.

Siamo passati da bandi di concorso per soli specialisti a contratti libero professionali anche per neolaureati, in passato visto l'indirizzo di disciplina chirurgica del servizio, generalmente partecipavano specialisti in chirurgia generale o specialisti in chirurgia d’urgenza. Pare che adesso serva sempre meno per visitare i cittadini in urgenza ed emergenza, appena laureati si va già in prima linea, i nuovi medici sanno già tutto. Fra poco magari non servirà neanche la laurea in medicina e chirurgia, forse per legge... Ma forse era stupida la mia generazione...

Questo stato di cose interessa tutti i PS, a Venezia centro storico la situazione è ancora più critica come del resto, per esempio, lo è anche a Chioggia. Nuove e specifiche indennità devono essere immediatamente previste per favorire le assunzioni in tutto il gruppo Urgenza ed Emergenza, cominciando dal Pronto Soccorso.

Venezia è zona disagiata per eccellenza, se volete ancora più di Chioggia, che è tutto dire:

  1. è più difficile da raggiungere ogni giorno mescolati ai turisti ormai tutto l'anno per non parlare di nebbia, scioperi, etc. per cui si può andare e tornare dal lavoro solo a piedi;
  2. la vita è carissima se vuoi viverci;
  3. le case in affitto non le trovi a lungo periodo o ci lasci mezzo stipendio;
  4. come medici siamo sempre in attesa degli affitti dedicati calmierati;
  5. a proposito spero siamo previsti a breve dei bonus specifici come i recenti per infermieri e OSS.

Attenzione: non dico che a Mestre, a Dolo, Mirano, Jesolo, San Donà di Piave o Portogruaro si stia tanto meglio, ma in certe sedi la vita diventa insopportabile con maggiore velocità. Lo dimostrano i fatti.

Regioni e Governo devono dedicare delle risorse adeguate a questo settore. Lo devono capire, presto o tardi, meglio presto, o le criticità aumenteranno inesorabilmente per tutti i cittadini, per tutti noi.

Noi siamo qui a ricordarlo, aziende sanitarie e Regioni sono avvisate, i cittadini pure.

Giovanni Leoni, Presidente OMCeO Venezia

In allegato il pdf dell'articolo del giornalista Eugenio Pendolini pubblicato ieri, 17 novembre 2023, sulla Nuova Venezia sulla situazione al Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Venezia:  pdf PSCivileVenezia LaNuova17 11 2023 (407 KB)