I maestri che passano il testimone alle nuove leve. L’ormai tradizionale staffetta generazionale è andata in scena lo scorso 17 ottobre al Teatro Goldoni, il più antico della città, con l’edizione 2024 della Giornata veneziana del Medico e dell’Odontoiatra, organizzata dall’OMCeO lagunare e dalla sua Fondazione Ars Medica, con il patrocinio della FNOMCeO, e condotta dalla giornalista dell’Ordine Chiara Semenzato.
Un pomeriggio di festa e di grande significato per rendere omaggio ai colleghi della classe 1974, che quindi quest’anno celebrano i 50 anni dalla loro laurea, e per dare il benvenuto a chi si è appena iscritto all’Ordine, colleghi più giovani che, pronunciando il Giuramento di Ippocrate, entrano a pieno titolo nella professione.
A differenza del recente passato, niente musica e orchestra quest’anno, ma una serie di video a staccare le diverse parti della celebrazione: dalle due clip della FNOMCeO – il bel ricordo del 2022 con i medici a sfilare per la prima volta in prima fila nella parata del 2 giugno e i dati del Censis a ricordare come la sanità pubblica sia innanzitutto un investimento più che una spesa… – a quelle realizzate dal videomaker Enrico Arrighi proprio per l’Ordine legate a Venezia in Salute e al progetto originale, dal titolo Garanzie per una professione serena, voluto e ideato dalla Commissione Giovani, guidata da Luca Donolato. Un percorso di 8 miniclip per dare agli iscritti le dritte giuste sulle polizze di Rc Professionale e sulle altre tutele che garantiscono una professione serena e senza intoppi.
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Il benvenuto dei presidenti
Altra novità di questa edizione, l’apertura della festa con i saluti e i discorsi ufficiali dei presidenti. A prendere la parola per primo, ovviamente, Giovanni Leoni, guida dell’Ordine e vice nazionale, che, innanzitutto, si è soffermato sull’importanza della sanità pubblica, soprattutto per i pazienti più fragili e pluripatologici, e sul tema della disuguaglianza nell’accesso alle cure. «Un problema – ha sottolineato – sempre al centro dell’attenzione non solo dei cittadini, ma anche di noi medici».
Non poteva mancare poi un cenno alle recenti elezioni per il rinnovo della cariche ordinistiche – che si sono svolte il 15 settembre e hanno visto la vittoria delle liste legate ai due presidente uscenti – e alla necessità emersa durante il voto di «ascoltare anche le istanze di chi non la pensa come noi e di trovare, se possibile, un punto di equilibrio».
Quindi, rivolto soprattutto ai giovani neoiscritti, ha ricordato i principi fondanti della professione medica, in primis la solidarietà sociale e «l’assistenza al soggetto più debole, la persona malata. L’uomo sano – ha detto – ha cento desideri, l’uomo malato invece ne ha uno solo: guarire, tornare a essere efficiente nella società e per la sua famiglia. Noi facciamo proprio questo: la cura della persona indipendentemente da razza, censo, colore della pelle, religione…». Si è medici per sempre, la sua conclusione, «l’attaccamento alla professione e al rapporto con i pazienti ce lo portiamo dietro per tutta la vita».
A fare gli onori di casa dal palco del Goldoni anche il presidente della Commissione Albo Odontoiatri Giuliano Nicolin che, in particolare, ha invitato i nuovi colleghi conoscere l’Ordine e a partecipare alla sua vita. «Anch’io all’inizio – ha raccontato – non ero interessato, pensavo all’iscrizione all’Ordine solo come un obbligo, una tassa da pagare. Poi, però, ho scoperto un mondo che la maggior parte dei medici e degli odontoiatri non conosce e che, invece, fa molto. Ragazzi provate a frequentarlo, venite, toccate con mano. C’è bisogno di un ricambio generazionale».
Anche dalla guida degli odontoiatri un cenno al voto recente. «Ho scoperto a queste elezioni – ha raccontato – molti colleghi venuti a manifestare la loro contrarietà rispetto a quanto fatto. Molti però non hanno la più pallida idea di cosa faccia l’Ordine, di cosa sia, perché ci sia… Va bene criticare, ma solo se dopo uno partecipa, conosce, propone. La critica fine a se stessa conta poco».
Ultimo presidente, infine, a portare i suoi saluti alla platea, un ospite di caratura nazionale, che spesso ha onorato Venezia con la sua presenza: Filippo Anelli, guida dell’OMCeO Bari, ma soprattutto della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini. Nel suoi discorso, rivolgendosi ai colleghi più giovani, ha voluto sottolineare l’importanza delle competenze a tutela e in difesa della salute dei cittadini. «Per fare il medico – ha detto – lo studio è fondamentale anche perché dà autorevolezza. Voi avrete in mano farmaci e strumenti che potranno risolvere tante malattie e dare speranza a tanta gente».
Due i pilastri su cui si basa la professione, secondo il presidente Anelli: la scienza e la comunicazione, «cioè – ha sottolineato – la capacità di parlare con i cittadini. Questa parte oggi è molto sacrificata perché i carichi di lavoro sono troppi, noi siamo pochi. Non c’è il tempo di parlare con la gente, con il nostro paziente. E questo compromette la parte più nobile della professione».
Parlando, infine, del Servizio Sanitario Nazionale che non può più essere visto solo come una spesa, ma che è un investimento «che fa crescere il Paese, lo fa progredire, determina stabilità sociale, produce occupazione e genera ricchezza» ha chiesto alla politica di sostenere la sanità pubblica e di rendere più attrattivo il sistema investendo proprio sui sanitari. «Il nostro – ha concluso – è un lavoro straordinario. La nostra professione è uno strumento della democrazia del bene».
Autorità & amici
La Giornata del Medico e dell’Odontoiatra 2024 è poi proseguita con i saluti delle tante autorità con cui l’Ordine ha stretto nel tempo importanti sinergie e collaborazioni. «Affido a questa lettera – il pensiero di Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto, assente per altri impegni istituzionali – il mio saluto e il mio ringraziamento a tutti i medici e a tutti gli odontoiatri per la dedizione, la professionalità e per quanto fatto al servizio dei malati».
Ad alcune delle personalità presenti, i presidenti Leoni e Nicolin hanno anche consegnato una targa celebrativa per il loro impegno nell’ambito della promozione della salute. Hanno sfilato sul palco del Teatro Goldoni:
- Francesca Scatto, presidente della VI Commissione e consigliere della Regione Veneto, premiata per la sua “rara sensibilità e l’impegno a far sentire sempre vicina all’Ordine la Regione”;
- Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio Comunale di Venezia, premiata dalle componenti della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine, guidate dalla coordinatrice Cristina Mazzarolo, per l’ideazione e la promozione negli anni delle iniziative dell’ottobre Rosa, sulla prevenzione del cancro al seno;
- Laura Besio, assessore ai Servizi al cittadino, alle Politiche educative e al Personale del Comune di Venezia, premiata per le sue iniziative a favore dell’infanzia;
- Giovanni Carretta, direttore sanitario dell’Ulss 3 Serenissima a fare le veci del direttore generale Edgardo Contato;
- Mauro Filippi, direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale in collegamento video;
- Alberto Cigana, dirigente del Settore Servizi alla Persona dell’area Coesione sociale del Comune di Venezia, che, con Paola Nicoletta Scarpa, responsabile del Centro Antiviolenza, ha ritirato la targa celebrativa, consegnata dalla CPO dell’Ordine, a nome del direttore Danilo Corrà, per l’impegno a favore delle donne vittime di violenza di genere.
Un paio di riconoscimenti davvero speciali sono poi andati a due facce molto note dell’Ordine. Roberto Monaco, presidente dell’OMCeO di Siena e segretario generale della FNOMCeO, ha premiato Luca Barbacane, medico di famiglia, già segretario dell’Ordine e dal prossimo primo gennaio di nuovo consigliere, perché da anni coordina tutta l’organizzazione dei 40 colleghi impegnati, a titolo assolutamente gratuito, nel progetto del Liceo a Curvatura Biomedica al Liceo Majorana di Mirano.
«Con questo progetto – ha spiegato il dottor Barbacane – offriamo agli studenti degli ultimi tre anni dei licei classico e scientifico un pacchetto di 50 ore all’anno per approfondire argomenti di biologia che afferiscono alla medicina, sia con i loro insegnanti di scienze, sia con i medici. Il mio compito è suscitare la disponibilità dei colleghi per offrire le loro lezioni ogni settimana e quello che ho constatato da parte dei colleghi è davvero un'enorme generosità a mettersi a disposizione delle giovani generazioni».
«In questi giorni – ha aggiunto Roberto Monaco – si parla molto del numero chiuso, di spostare i test dopo 6 mesi dall’ingresso a Medicina… Il progetto del Liceo a Curvatura Biomedica, invece, che si articola su 3 anni, dà la possibilità ai ragazzi di capire le loro intenzioni, se hanno voglia o meno di fare il medico. Prima un ragazzo su 7 entrava a Medicina, con questo progetto uno su due, in alcune città uno su uno. Ora auspichiamo che possa diventare in fretta un percorso di studi codificato».
Secondo riconoscimento speciale, infine, per il vicepresidente dell’OMCeO lagunare Maurizio Scassola che, non essendosi ricandidato alle recenti elezioni, termina a dicembre il suo lungo servizio all’Ordine durato più di 25 anni. «Maurizio per me – ha sottolineato il dottor Leoni – è stato un riferimento: per i suoi principi, per il rigore morale, per la sua cultura ordinistica, per il suo supporto nella Commissione Disciplinare. La sua assenza peserà moltissimo».
Grande stima e un caloroso grazie sono stati espressi poi dal presidente FNOMCeO Filippo Anelli, che gli ha consegnato la targa celebrativa e che ha voluto ricordare anche il suo importante impegno a livello nazionale.
«In questo momento – ha spiegato con grande sincerità il dottor Scassola – mi metto in gioco, “manumettendo” la mia vita. Ho fatto delle scelte molto personali dopo una revisione del mio percorso. Sto sistemando i miei cassetti un po’ confusionati. A tutti i colleghi dico: dobbiamo avere il coraggio di fare manutenzione. La professione deve fare manutenzione, che significa non andare avanti per prassi. Il vero gioco della vita, anche professionale, è quello di rimettere in discussione quello che facciamo. Dobbiamo metterci in gioco noi, per primi, come professionisti, prima di pensare che lo facciano la politica, la stampa… Serve capacità di cambiamento. Serve coraggio».
Un pensiero a chi non c’è più
Non è mancato, nonostante il clima di festa, un doveroso omaggio ai colleghi che sono mancati durante l’ultimo anno. Medici e odontoiatri di grande professionalità, pieni di umanità, stimati da chi ha lavorato con loro e da chi li ha avuti come maestri, molto amati dai loro pazienti. Il presidente Leoni ha ricordato i loro nomi: Fabio Belussi, Sergio Berra, Paolo Bertolini, Leonardo Campagnaro, Adelino Carraro, Vittorio Crepaldi, Paolo Donaggio, Giovanni Marafon, Bruno Maurizio, Giorgio Munaretto, Franca Pascoschi, Giacomo Pasian, Marcello Pasquino, Carlo Sequi, Umberto Sicari, Ivangiorgio Stefani e Marcello Zanetti.
Un affettuoso ricordo, infine, anche per alcuni colleghi scomparsi, non iscritti direttamente all’Ordine lagunare, ma che hanno avuto una grande importanza nel territorio veneziano: Erika Morelli, giovane infettivologa dell’Ulss 3 Serenissima, morta a novembre 2023 ad appena 48 anni, e Claudio Gasparini, ortopedico in servizio per molti anni all’ospedale di Portogruaro.
Grande emozione per i maestri
Come ogni anno, il primo momento di intense emozioni al Teatro Goldoni si è vissuto con le premiazioni dei “maestri”, i colleghi, medici e odontoiatri, che hanno raggiunto il traguardo dei 50 anni di laurea: corona d’alloro per loro nel 1974.
Psichiatri, endocrinologi, ortopedici e traumatologi, radiologi, medici legali, gastroenterologi, neurologi, chirurghi e neurochirurghi, oculisti, cardiologi, otorinolaringoiatri, pneumologi, anestesisti, pediatri, medici di famiglia, primari, ricercatori,professori, odontoiatri ed esperti maxillo-facciali si sono alternati sul palco con carriere variegate e intense – in alcuni casi ancora non finite grazie alle loro attività nel volontariato o nella libera professione – carriere raccontate dal presidente Leoni, dal presidente Nicolin e dal segretario dell’Ordine Paolo Sarasin.
Sono stai premiati: Sossio Amodeo, Claudio Belloni, Cristiano Borghero, Giandomenico Burigana, Angela Maria Cancemi, Arnaldo Chiarion Casoni, Lovero Chinello, Giuseppe Coppola, Carmelo D’Atri, Paolo De Giorgio, Vittorio De Michele, Bruno De Piccoli, Haikaz Deir Ghazarian, Mario D’Iseppi, Luigi Facchin, Giuliano Forti, Ferdinando Ianniello, Renato Luppari, Ivano Nardi, Piergiorgio Nicolin, Enrico Paradiso (Laurea 1970), Luciano Saccarola, Aristide Salvatici, Maria Scarpa, Giuseppe Scattolin, Gianpietro Semenzato, Nicoletta Sonino, Roberto Spinato e Antonio Tirocinio.
A questi maestri è andato un caloroso applauso e un ringraziamento per l’impegno, la dedizione e la professionalità, con l’augurio che possano essere di ispirazione ai colleghi più giovani.
OMCeO Venezia, dietro le quinte
In una delle miniclip realizzate dalla Commissione Giovani presentate durante il pomeriggio al Teatro Goldoni si accennava a uno dei tanti servizi gratuiti offerti dall’OMCeO veneziano ai propri iscritti: la consulenza sul fronte assicurativo, a cui si accompagnano quella legale e quella fiscale. Ma c’è tutto un dietro le quinte che lavora all’Ordine per mettere a punto attività, eventi, materiali, documentazione: dal Consiglio Direttivo ai componenti della CAO, dalle varie Commissioni – Giovani, Pari Opportunità, Comunicazione – alla Fondazione Ars Medica, dall’infaticabile lavoro dello staff di segreteria, che tiene le fila di tutti i progetti, ai diversi collaboratori.
Sono saliti sul palco, accolti dai presidenti:
- il vicepresidente Maurizio Scassola, il segretario Paolo Sarasin, i componenti del Consiglio Direttivo in carica Cristina Mazzarolo e Roberto Parisi, Jacopo Scaggiante che entrerà nel Direttivo a partire dal prossimo primo gennaio;
- Luca Dal Carlo e Filippo Stefani, segretario e vicepresidente della CAO lagunare;
- Alessandra Cecchetto e Manuela Piai componenti della CPO;
- la segreteria dell’Ordine guidata da Carla Carli: Alessandra Ballan, Donatella Favaro, Irene Callegaro e Rossella Milan.
Il gran finale
Tutto dedicato ai giovani il gran finale della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra 2024: i neoiscritti agli Albi sono stati chiamati sul palco a uno a uno per ricevere il Codice Deontologico, entrando così a pieno titolo nella professione, ma soprattutto per pronunciare a una voce sola un allegro e potente “Lo giuro” dopo che i colleghi Elisa D’Ambrosio, medico, e Giovanni Fabris, odontoiatra, hanno letto a loro nome e con non poca emozione il Giuramento di Ippocrate. Parole che, insieme all’esempio dei maestri che li hanno preceduti, saranno guida e faro per tutta la loro carriera futura.
Un altro calorosissimo applauso ha dato il benvenuto a: Gabriele Belfio, Francesca Besazza, Giovanni Boldini, Giulia Bonello, Sara Borgo, Gloria Buoso, Silvia Cancian, Eva Cimenti, Alessia De Pieri, Giulia Fabris, Gaia Fiorin, Lisa Foglia, Elisa Gallo, Sveva Gambaro, Francesco Garone, Angelica Giordan, Giulia Marchiori, Margherita Marchiori, Asia Mingardi, Alessandra Moro, Giorgia Nalesso, Sofia Passarella, Alessandra Sartorel, Nicolò Stefani, Angela Trevisiol e Aurora Zulian.
Con l’augurio di una vita professionale lunga, appassionante, stimolante e piena di soddisfazioni e con l’auspicio che l’Ordine diventi per questi giovani colleghi davvero una seconda casa, una nuova famiglia dove trovare consiglio, sostegno e collaborazione, si è chiusa la festa al teatro Goldoni. Arrivederci al 2025.
Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Venezia