Con il prossimo avvio delle Case della Comunità, che dovranno essere operative entro giugno 2026, che fine faranno le 77 medicine di gruppo integrate attive in Veneto? Vista la scarsità di medici di famiglia e l'ipotesi allo studio di renderli dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, la domanda è lecita. L'assessore regionale alla salute Manuela Lanzarin rassicura: «Medicine integrate e Case di Comunità non andranno a escludersi l'una con l'altra e i medici non diventeranno dipendenti delle Usl», ma i sindacati di categoria sono preoccupati. Sul tema interviene anche il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni, intervistato ieri, domenica 13 aprile, da Giorgia Zanierato per il Corriere del Veneto, che spiega: «Per ora, ad esempio, a Noale, condividono solo i muri. A dire l'ultima parola sarà l'accordo regionale».
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