La FNOMCeO esprime rammarico per l'esclusione dal NITAG (Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni) e la composizione dell'organo, per la presenza di figure che «destano francamente forti perplessità per la professata incoerenza con le evidenze scientifiche in materia vaccinale». Il presidente Filippo Anelli chiede al Ministro Orazio Schillaci una revisione dell'organo per «far prevalere le ragioni della scienza nell’interesse supremo della tutela della salute pubblica». La nota FNOMCeO diffusa oggi, sabato 8 agosto 2025:
Illustre Ministro Schillaci, Le invio questa nota a nome del Comitato Centrale della FNOMCeO per esprimerLe il nostro rammarico e quello di tutti i Presidenti degli Ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri, per la nuova composizione del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG).
Siamo stati come Ordini territoriali e come FNOMCeO, in prima linea durante la pandemia Covid19 per sostenere le vaccinazioni e raggiungere risultati che tutto il mondo scientifico ha valutato come eccellenti. Sono morti 380 colleghi per il Covid19 e la mortalità dei medici e degli odontoiatri è stata azzerata grazie alla vaccinazione Anticovid e all'impegno degli OMCeO nei confronti dei colleghi e dello Stato.
Il Paese è tornato alla normalità grazie all’impegno dei medici e di tutti i professionisti sanitari.
Ecco perché essere esclusi dal Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, come FNOMCeO, è apparso come la mancanza di riconoscimento e la non condivisione di questo nostro impegno. L'attuale composizione del NITAG, poi, non tiene conto di alcune figure che sarebbero risultate estremamente utili per le strategie di prevenzione vaccinale, mentre altre destano francamente forti perplessità per la professata incoerenza con le evidenze scientifiche in materia vaccinale.
Le nostre sedi istituzionali ordinistiche sono state oggetto di atti vandalici da parte di no vax e molti Presidenti hanno ricevuto minacce di ogni genere sino a quelle di morte. Non si tratta di offrire un “diritto di tribuna” in un organismo tecnico che affronta un tema di fondamentale importanza scientifica e deontologica per la tutela della salute. Giova nuovamente ricordare come durante il Covid le competenze professionali si sono intersecate con quelle deontologiche e gli Ordini, quali Enti sussidiari dello Stato, hanno valutato il comportamento professionale coerentemente con le evidenze scientifiche, le ricadute in termini di salute pubblica, in ottemperanza alle disposizioni normative che il Parlamento e il Governo hanno operato. Per questo sarebbe stato utile avvalersi dell’apporto degli OMCeO nonché valorizzare l’esperienza professionale vissuta nei diversi luoghi dell’assistenza, ospedale e territorio.
Se questo organismo deve rispondere all’esigenza di trovare una composizione tra le evidenze scientifiche, attraverso una seria valutazione del rapporto rischio beneficio per ogni vaccino, e le posizioni critiche sui vaccini, si rischia di snaturare un organismo tecnico il cui compito è quello di suggerire indicazioni coerenti con le evidenze presenti in letteratura migliorando così le competenze di ogni professionista coinvolto.
L’invito che viene dal Comitato Centrale e da tutto il mondo ordinistico, al fine di far prevalere le ragioni della scienza nell’interesse supremo della tutela della salute pubblica, è quello della revisione della composizione del NITAG; condizione questa irrinunciabile perché ci possa essere un eventuale contributo diretto da parte della FNOMCeO. Al contrario, stando così le cose la nostra assenza nel NITAG appare più un privilegio che un’esclusione.
Con i saluti più cordiali
Filippo Anelli