Sanità veneziana in lutto per la morte, martedì scorso, 30 settembre 2025, dopo una lunga malattia, del dottor Salvatore Gravili, medico molto conosciuto in città perché molto attivo anche nel terzo settore. «Se ne va un amico, se ne va un maestro» commenta il presidente dell'OMCeO lagunare e vice nazionale Giovanni Leoni, che con lui ha lavorato.
Nato a Lecce nel 1939, aveva compiuto a luglio 86 anni. Il dottor Gravili si era laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna nel 1969. Tante per lui le specialità conseguite: in Radiodiagnostica nel 1974 nell'ateneo di Padova, in Oncologia nel 1979 all'ateneo di Modena e Reggio Emilia, in Radiologia di nuovo a Padova nel 1982 e, infine in Medicina Nucleare nel 1986 a Bologna. Da ben 56 anni, proprio fin dal 1969, era iscritto al nostro Ordine, di cui in passato è stato anche consigliere: nel 1999 è stato membro fondatore della Fondazione Ars Medica e nel 2019 ha ricevuto sul palco del Teatro Goldoni la medaglia per i 50 anni dalla laurea durante la tradizionale Giornata del Medico e dell'Odontoiatra.
Il dottor Gravili è stato primario nei riparti di Medicina Nucleare negli ospedali civili di Mestre e di Venezia, fino al suo congedo per raggiunti limiti di età. È stato anche direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'allora Ulss 12 veneziana e, sempre al Santi Giovanni e Paolo, nel Padiglione Gaggia, ha prestato servizio nel reparto con degenza di Radioattività Oncologica. Ha istituito poi il Centro per la diagnosi e cura dell’osteoporosi e la terapia con onde d'urto ed è stato responsabile dell’attività PET-CT all'ex Umberto I di Mestre.
Instancabile e battagliero - come lo definisce Roberta Brunetti sul Gazzettino di Venezia - il dottor Gravili era anche molto impegnato nel terzo settore, nel volontariato e nell'associazionismo: è stato presidente regionale per il Veneto dell’ANPO (Associazione Nazionale Primari Ospedalieri) e dell'Università della Terza età di Mestre, vicepresidente del Centro Diritti del Malato e responsabile sanitario del circolo Auser.
«Comunicare è un’arte - lo ricorda il presidente Leoni - così terminava una relazione di Salvatore Gravili circa 20 anni fa ad un evento dell’Ordine di Venezia. E lui ha sempre comunicato anche quando, in pensione dall'azienda sanitaria, si è dedicato all’Universita della Terza Età di Mestre, di cui era ancora docente. Per me è stato un amico e un maestro con cui ho lavorato per un periodo nello stesso ospedale a Venezia: perfetto esempio di un collega forse definibile di altri tempi per classe ed eleganza, oltre che per cultura, grande appassionato di Deontologia Medica, persona di cui sentiremo molto la mancanza».
Pazienti e colleghi lo ricordano con affetto in queste ore: un professionsta instancabile, lo descrivono, ma sempre con il sorriso e la battura pronti, un grande combattente, un medico molto attento alle innovazioni tecnologiche, ma che non perdeva mai di vista l'attenzione e l'ascolto del paziente e dei suoi bisogni.
Il dottor Gravili lascia la moglie Anne e le figlie Francesca e Silvia. A loro e a tutti i loro familiari le più sincere condoglianze del presidente Giovanni Leoni, del Consiglio direttivo e dell'Ordine tutto. I funerali saranno celebrati lunedì 6 ottobre alle ore 11 nella chiesa della Santissima Trinità al Villaggio Sartori di Mestre.
Il ricordo del dottor Gravili sul Gazzettino di ieri, giovedì 2 ottobre 2025: pdf LuttoGravilliLeoni GazzettinoVE02 10 2025(263 KB)
Nella foto il dottor Gravili con il presidente Leoni sul palco del Teatro Goldoni il 19 ottobre 2019 alla Giornata del Medico e dell'Odontoiatra