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Giovedì scorso, 2 ottobre 2025, luci e fiaccole hanno illuminato gli ospedali veneziani da Chioggia a San Donà a sostegno della popolazione di Gaza e in ricordo dei sanitari caduti nella Striscia durante le operazioni di soccorso. Una vicinanza, come racconta Mitia Chiarin sulla Nuova Venezia di sabato 4 ottobre, ribadita anche dal presidente della FNOMCeO Filippo Anelli e dal suo vice e presidente dell'OMCeO lagunare Giovanni Leoni proprio quel giorno sul palco del Teatro Goldoni per la Giornata veneziana del Medico e dell'Odontoiatra 2025. Questo il pensiero pubblicato sul suo profilo Facebook personale dal presidente Leoni, ieri, domenica 5 ottobre 2025.

Alla Giornata del Medico e dell'Odontoiatra 2025 al Teatro Goldoni il Presidente Nazionale FNOMCeO Filippo Anelli e il sottoscritto hanno ribadito la vicinanza di tutta la nostra categoria alle popolazioni coinvolte nelle guerre, in particolare a Gaza, e a tutti i sanitari che operano in questi ambiti a rischio della propria vita e molti l'hanno già sacrificata. Sono totalmente d'accordo con il Cardinale Pizzaballa: “La Flotilla non porta nulla alla gente di Gaza, avrei evitato confronto così diretto”. Il cardinale Pizzaballa era stato coinvolto dal governo italiano per la proposta di un corridoio umanitario per fare arrivare a Gaza gli aiuti umanitari trasportati a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla: le barche avrebbero dovuto fermarsi a Cipro e da lì avrebbero raggiunto Gaza, passando dal porto israeliano di Ashdod, con la collaborazione proprio del Patriarcato latino. Ma il Cardinale riconosce il risveglio di una coscienza sulla tragedia di Gaza. La missione della Flotilla, le manifestazioni in Italia e in Europa sono state un segnale straordinario di solidarietà da gente comune a gente comune. Termino questo post con le parole di Gino Strada: «Ho operato migliaia di persone, ferite da proiettili, frammenti di bombe o missili. Alcuni anni fa, a Kabul, ho esaminato le cartelle cliniche di circa 1.200 pazienti per scoprire che meno del 10 per cento erano presumibilmente militari. Il 90 per cento delle vittime erano civili, un terzo dei quali bambini. È quindi questo il “nemico”?». «Chi paga il prezzo della guerra?».

In allegato il pdf della Nuova Venezia del 04.10.2025: pdf Gaza&GdMLeoni LaNuova04 10 2025(372 KB)