Diversi, nell'estate 2025, i casi registrati di West Nile e la presenza di Dengue e Chikungunya anche nel territorio italiano. Virus la cui diffusione è legata anche ai cambiamenti climatici. Se ne parla in questo convegno in programma sabato 29 novembre 2025, a partire dalle ore 8.30, al Centro Pastorale Cardinal Urbani di Zelarino, organizzato per l'OMCeO veneziano dal presidente e vice nazionale Giovanni Leoni.
Le arbovirosi sono malattie virali trasmesse da artropodi (come zanzare, zecche e flebotomi) tramite puntura e possono colpire sia l'uomo che gli animali. Esistono oltre 100 virus classificati come arbovirus, alcuni dei quali causano patologie come la Dengue, la Chikungunya e il West Nile Disease che possono essere sia importate che autoctone. La prevenzione si basa sulla protezione dagli insetti e sull'eliminazione dei ristagni d'acqua.
L’innalzamento delle temperature globali, unito alla maggiore frequenza di eventi estremi come piogge improvvise, alluvioni, siccità alternate a umidità persistente, stanno modificando il raggio d’azione di questi vettori. Oltre alla modifica delle rotte migratorie degli uccelli, diversi fattori ambientali e sociali favoriscono la persistenza del virus come l’urbanizzazione e la globalizzazione.
Durante questa estate 2025 è stata confermata la presenza di diversi casi di infezione da West Nile. La distribuzione spaziale descrive alcune aree del centro Italia maggiormente coinvolte, ma già da diversi anni il West Nile Virus è endemico nel nostro Paese. Altri virus che si trasmettono attraverso la puntura di insetti sono presenti come il virus Dengue e il Chikungunya virus.
In particolare l’area del veronese e alcune zone dell’Emilia Romagna sono state caratterizzate da numerosi casi di nuove patologie che si diffondono attraverso la puntura di zanzare, ma anche nelll’area veneziana vi sono state varie segnalazioni in tale senso.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi confermati di infezione da West Nile virus continuano a crescere: sono 680 dall’inizio dell’anno e 48 i decessi, con una letalità del 14,9% nelle forme neuro-invasive.
Per la relazione iniziale di questo convegno ci siamo rivolti a un esperto metereologo dell’Arpav della Regione Veneto, il Dottor Francesco Rech che illustrerà l’evoluzione climatica mondiale, italiana e del Veneto che ha portato a questo cambiamento di temperature e i possibili scenari futuri.
Insieme, poi, al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS 3 Serenissima, Dottor Vittorio Selle, e al Direttore della UOC Malattie Infettive della stessa azienda sanitaria, Dottor Sandro Panese, nel corso della mattinata vorremmo fare un aggiornamento sulle modalità di prevenzione, sullo sviluppo e sul decorso di queste patologie.
Saranno considerate anche le problematiche del medico di Medicina Generale, con il Dottor Isuf Disha, che si trova in prima istanza a discriminare tra le varie sindromi influenzali stagionali anche le quelle febbrili potenzialmente ascrivibili a punture di questi vettori.
Qui la locandina con il programma dettagliato del convegno: pdf Arbovirosi A3Rev 01 29 11 2025(197 KB)
Il convegno è dedicato ai Medici Chirurghi tutte le discipline, ma può iscriversi anche chi ha la doppia iscrizione (sia all'Albo dei Medici Chirurghi sia all'Albo degli Odontoiatri).
Saranno assegnati 3 crediti ECM
I posti disponibili sono: 100
Iscrizioni già aperte a questo link:
https://omceove.irideweb.it/events/779172bc-df7f-4bc7-5959-08de1deb5fda