Visite: 569

Bimbi e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo libero incollati ai dispositivi digitali, i più grandi sempre connessi. Quasi tutti usano lo smartphone, oltre il 90%, e ne hanno uno di personale in età sempre più bassa, molti a meno di 9 anni. E, nella maggior parte dei casi, i genitori non controllano come li usano perché “si fidano”. Sono solo alcuni dei risultati del questionario organizzato dall'OMCeO Venezia e dalla sua Fondazione Ars Medica - in vista del convegno su adolescenza e devices che si è svolto lo scorso 4 marzo all'M9 di Mestre - a cui hanno partecipato quasi 1.300 studenti di età compresa tra i 10 e i 16 anni di scuole medie e superiori del territorio veneziano, da Chioggia fino a Eraclea.

Tra i dati più significativi:

  • i ragazzi cominciano ad usare e ad avere uno smartphone personale in età sempre più bassa: la maggioranza, quasi il 48%, lo riceve tra i 10 e gli 11 anni, ma quasi un 12% molto prima, dai 6 ai 9 anni. Oltre il 77% dei partecipanti ha cominciato a usare il cellulare prima degli 11 anni e quasi il 60% ne aveva uno tutto suo;
  • i ragazzi passano buona parte del loro tempo libero incollati a smartphone, tablet o smart tv: quasi il 51% dalle 3 alle 5 ore al giorno, quasi il 15% dalle 6 alle 8, oltre il 6% dalle 9 alle 14 ore. In sostanza 1 su 5 usa i dispositivi più di 6 ore al giorno e tra gli over 15, di fatto, 1 su 2 è sempre connesso. Tanti poi, oltre il 26%, quelli che restano davanti a uno schermo anche di notte, dopo le 23, di cui quasi la metà, ha tra i 14 e i 15 anni;
  • se la maggioranza dei partecipanti, oltre il 41%, dice di divertirsi con i dispositivi, quasi altrettanti, il 36,5%, dichiara di “non provare nulla”. E se il 43% si dice indifferente in caso venissero loro tolti, più del 39% avrebbe invece reazioni negative di rabbia o di tristezza;
  • per lo più, quasi il 60%, i genitori controllano sempre o qualche volta come i figli usano i dispositivi, ma quasi il 37% risponde che “no, non controllano, perché si fidano” e, a dirlo, sono soprattutto i 14-15enni (il 54%);
  • i ragazzi sono abbastanza consapevoli che un uso prolungato dei dispositivi potrebbe avere ripercussioni sul rendimento scolastico (36%) e la qualità del sonno (oltre il 21%). Ma una fetta sostanziosa, oltre il 15%, pensa non ne arriverà “alcun danno”;
  • meno consapevoli, invece, delle possibili trappole sul web: il 13,5% di loro ha a che fare in rete con persone che non conosce o di cui conosce solo il profilo e oltre il il 37% dichiara di avere avuto a che fare, in modo diretto o attraverso l’esperienza di amici, con situazioni sgradevoli o potenzialmente pericolose. In sostanza 1 su 3 è già incappato in contesti poco piacevoli.

In allegato il report finale con un'analisi dettagliata di tutti i risultati e alcune riflessioni sui temi da approfondire nel confronto con gli esperti: pdf Questionario ReportFinale (1.32 MB)