Visite: 227

Violenza di genere e violenza assistita sono tra i temi cardine affrontati negli anni, sotto diversi punti di vista, dalla Commissione Pari Opportunità dell’OMCeO veneziano, guidata da Cristina Mazzarolo. Per riaprire il dibattito sull’argomento aggiungendo una prospettiva nuova, sulla scia anche della recente Giornata Mondiale contro i femminicidi che si è celebrata lo scorso 25 novembre, la CPO propone un nuovo strumento di riflessione: il video Nel corpo della mente, ideato e realizzato da un’insegnante di materie artistiche, la professoressa Antonella De Luigi, presentato sabato scorso, 29 novembre, alla platea di medici e odontoiatri all’ultimo convegno formativo dell’Ordine al Centro Cardinal Urbani di Zelarino.
«Questo breve video – sottolinea Alessandra Cecchetto, ex coordinatrice e componente della Commissione – vuole provocare una riflessione nelle donne, una partecipazione viva e condivisa. L’autrice, partendo da alcuni oggetti, fa riaffiorare dei ricordi di quello che lei ha vissuto e li trasmette in una veste grafica d’impatto, in bianco e nero, su disegni fatti da lei stessa. Questo video vuole spingere a discutere sulla violenza alle donne e alle bambine non in modo neutro, ma partendo da qualcosa che provoca emozioni robuste, che poi permette di fare un salto di qualità, di non ragionare a caso».

«Non ho sponsor – ha spiegato la professoressa De Luigi presentando la sua opera al convegno – né un progetto alle spalle. Questo video è stato un modo per curare certi miei dolori, certe mie sofferenze. Mi sono autocurata, diciamo così, sono stata dottoressa di me stessa. Questo è, dunque, un lavoro molto personale, ma credo che arrivi al cuore delle persone perché è partito dal cuore. Un percorso in cui sono andata dentro me stessa, dentro la mia testa, facendo memoria attraverso gli oggetti».
Parlare troppo spesso del corpo e troppo poco della mente, la riflessione da cui è partita la professoressa De Luigi, «una sostanza che da fluida si solidifica nel recupero della memoria e quando, stimolata da qualche emozione, fa riemergere ricordi, forme, suoni, oggetti, si rende necessaria per il nostro percorso di vita e guarigione, soprattutto se le esperienze sono state traumatiche. Gli oggetti raccontano storie e traumi nel corpo della mente». Buona visione.

Il video è disponibile anche a questo link diretto: https://youtu.be/dUDPhr9z5l4?si=cL0JGAoipBhjspiC

Se non visualizzi in automatico il video su questa pagina, clicca sul pulsantino Cookie Policy in basso a sinistra, flagga tutti i quadratini per accettare tutti i Cookie e il video apparirà.

 

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Venezia